Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione anti-COVID-19. Questo il documento pubblicato dal Ministero della Salute il 15 marzo 2021 redatto dall’Istituto Superiore di Sanità, Gruppo di Lavoro Prevenzione e Controllo delle Infezioni.
Un documento strutturato interamente su quesiti riguardanti la risposta alla pandemia e la prevenzione con l’avanzare dalla campagna vaccinale e con il manifestarsi delle varianti.
I quesiti sono suddivisi in due gruppi, quelli sulle misure di prevenzione non farmacologiche e quelli sulle misure farmacologiche. Vengono trattati argomenti come i test diagnostici, il comportamento dei lavoratori vaccinati, delle persone vaccinate fuori dall’ambiente di lavoro, contatto vaccinato persona positiva, screening degli operatori sanitari e vaccinazione, vaccinazione di chi ha già avuto il Covid.
Questo l’elenco completo dei quesiti: “Misure di prevenzione e controllo non farmacologiche.
- La circolazione delle varianti richiede una modifica delle misure di prevenzione e protezione non farmacologiche (distanziamento fisico, mascherine, igiene delle mani) in ambito comunitario e assistenziale?
- Test diagnostici e varianti.
Misure di prevenzione e controllo farmacologiche (vaccinazione):
- I lavoratori vaccinati, inclusi gli operatori sanitari, devono mantenere l’uso dei DPI e dei dispositivi medici, l’igiene delle mani, il distanziamento fisico e le altre precauzioni sul luogo di lavoro?
- Una persona vaccinata, al di fuori dell’ambiente di lavoro, deve continuare a rispettare le misure di prevenzione per la trasmissione del virus (distanziamento fisico, mascherine, igiene delle mani)?
- Se una persona vaccinata con una o due dosi viene identificata come contatto stretto di un caso positivo, bisogna adottare le misure previste per i contatti stretti?
- Quali casi sono da considerarsi fallimenti vaccinali?
- I programmi di screening dell’infezione degli operatori sanitari, inclusi quelli delle strutture residenziali socioassistenziali e sociosanitarie, devono essere modificati dopo l’introduzione della vaccinazione?
- Opportunità e tempistiche di rilevazione del titolo di anticorpi diretti verso la proteina spike (S) ed eventuale sorveglianza nel tempo nei soggetti vaccinati.
- I contatti stretti di un caso di COVID-19 quando possono essere vaccinati?
- Chi ha avuto il COVID-19 deve comunque vaccinarsi?
- È a rischio di avere delle reazioni avverse più frequenti o gravi al vaccino?”.
FONTE: QUOTIDIANO SICUREZZA
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