Tra gli aspetti riguardanti la sicurezza negli ambienti di lavoro, negli edifici, nei luoghi dove sono presenti persone, lavoratori, utenti, rientra quello della verifica degli impianti di messa a terra, vigilanza sull’efficacia e sul funzionamento dei dispositivi elettrici e dell’impianto di sicurezza.
La normativa di riferimento parte dal Decreto 22 ottobre 2001, n. 462 Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi.
Le verifiche degli impianti dopo la prima installazione sono calendarizzate e saranno ripetute. La norma prevede controlli ogni due anni per cantieri edili studi medici e luoghi a rischio incendio; cinque anni per gli impianti presenti nei restanti ambienti. Vengono quindi previste verifiche straordinarie in caso di modifiche all’impianto, in caso di richiesta avanzata dal datore di lavoro, o qualora la verifica periodica sia stata negativa.
In caso di inadempienza sono previste sanzioni, pecuniarie da 750 a 2.500 euro. In caso di mancata manutenzione i 2.000 e i 10.000 euro.
Le verifiche andranno effettuate sempre da organismi abilitati.
Tutto626 offre il servizio di verifica degli impianti di messa a terra e si avvale del supporto di LabService srl, organismo abilitato dal Ministero dello Sviluppo Economico ad eseguire le verifiche periodiche e straordinarie degli impianti di messa a terra alimentati fino a 1000 V e delle installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche ai sensi del DPR 462/2001.
FONTE: QUOTIDIANO SICUREZZA
L’articolo La verifica degli impianti di messa a terra proviene da Quotidiano Sicurezza.
Source: Quotidiano Sicurezza
Lascia un Commento